Presentazione
L’acqua è la mia passione e fortunatamente anche il mio lavoro. È scoprire attraverso ricerche sempre più interdisciplinari quali sono le evidenze che legano l’acqua alla salute e alla vita dell’uomo e del pianeta, indagare quali pericoli stanno seriamente minacciando il ciclo dell’acqua, primi tra tutti i cambiamenti climatici e gli squilibrati utilizzi delle risorse idriche, e quali azioni sono adeguate a mitigare e prevenire i rischi, analizzare quali scenari di sostenibilità possono garantire a noi e alla prossima generazione l’equilibrio tra acqua e uomo, salute del pianeta e costi del progresso. E cercare di supportare scientificamente le azioni che a livello normativo presiedono alla qualità dell’acqua e alla salute umana, attraverso la tutela dell’ambiente.Forse l’aspetto più bello del mio lavoro è condividere, imparare dai bambini e insegnare loro acqua, scienza e vita. Una classe un giorno ha riassunto bene uno dei mille fascini dell’acqua: “ti ricordi quando mi dicevi che tanto ti piace la neve appena caduta quanto è brutta quando si sporca di fango o di polvere mossa dai pneumatici; e che dire dell’acqua nera di quando laviamo i nostri vestiti sporchi, delle pozzanghere scure o, peggio, di quei stagni puzzolenti e grigi che spesso ci tocca incontrare quando passeggiamo, di fiumi quasi invisibili sotto montagne di schiume. Per fortuna è solo una fase buia della vita dell’acqua, e passerà. La natura ha molti modi e percorsi per far tornare anche l’acqua più sporca in un fiocco di neve bianchissimo, in un tratto di mare cristallino, in uno laghetto o in un torrente gelido e trasparente. È il “ciclo dell’acqua” attraverso il quale l’acqua sembra scomparire trasformandosi in vapore spostandosi in cielo per poi ricadere come ghiaccio, neve o pioggia, e percorrere terreni, montagne, spostarsi nel tempo e nello spazio per poi entrare negli organismi viventi e riuscirne in altre forme a formare un ciclo che non ha inizio né fine e unisce la natura e la vita”.Luca Lucentini
Luca Lucentini, nato a Roma il 7 agosto 1964 è Direttore del Reparto di Qualità dell’acqua e salute dell’Istituto Superiore di Sanità. Esperto per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Unione Europea e l’Organizzazione delle Nazioni Unite, nel supporto scientifico per la gestione della qualità dell’acqua e nei processi decisionali, compreso lo sviluppo e l’attuazione di atti normativi, standard e linee guida, pareri scientifici, processi di analisi del rischio (piani di sicurezza dell’acqua, piani di sicurezza igienico-sanitari), formazione e comunicazione, ricerca, sorveglianza e controllo delle attività per la protezione e il monitoraggio del ciclo dell’acqua e del ciclo idrico integrato. Responsabile di programmi di cooperazione internazionale su acque e salute in molti paesi dell’area europea, africana e asiatica. Autore di più di 80 pubblicazioni scientifiche peer-review su riviste internazionali.